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Muratori Bergamaschi Racing Team

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26.9.18

Il MBRT presenta alla stampa le due nuove vetture Trans-AM


A distanza di anni, mi e' ricapitato tra le mani questo evento... mai inserito nel blog..... buona lettura!

Fornovo San Giovanni - provincia di Bergamo - 24.03.2004

Le tanto attese Jaguar XKR del Muratori Bergamschi Racing Team, che parteciperanno al prossimo campionato NROS, affidate alla guida esperta delle due punte di diamante (:D) Biancanevo e Aptom, sono state presentate ufficialmente stamattina presso la sede legale del team in via Marconi, 10 a Fornovo San Giovanni, che per pura coincidenza corrisponde anche alla sede legale della Leida Pavimenti s.r.l.
In un'atmosfera surreale, che solo la nebbia tipica della bassa begamasca riesce a ricreare, si sono aperti i cancelli della sala conferenze MBRT.

Le due macchinine sul parquetLe due macchinine sul parquet

La stampa era attesa per le 8.30 (di mattina e sottolineo mattina, non è che noi ci si alza a mezzogiorno quando non siamo in giro a fare i muretti) e come d'abitudine per questi eventi mondani, non si è fatta attendere. La presentazione ufficiale è però slittata di circa 45 minuti per uno spiacevole malinteso con una delle squadre parquettisti della ditta che doveva finire di caricare dei bancali per un cantiere. Conclusi i preparativi, gli adetti ai lavori sono stati fatti accomodare su giacigli provvisori realizzati con bancali e latte di colla utilizzati a mo di sedie.
Tutti gli sguardi erano rivolti verso il telone di juta che celava le due nostre creature, tranne qualche goloso che volgeva insistentemente lo sguardo verso il tavolo dei rinfreschi.

Il telone oltre a celare le auto riveleva una piattaforma girevole ideata e realizzata dall'amico Outrunner, con un pavimento realizzato con ben cinque pacchi di vero rovere di prima qualità opportunamente posato, lamato e verniciato da un'operaio specializzato di una ditta misteriosa, in modo da creare un effetto riflesso corretto, gentile, non eccessivo come ad esempio il marmo.
In mancanza di veline professioniste, il telone è stato fatto sollevare grazie ad un complicato meccanismo che sfruttava i principi basilari della fisica. La pattaforma roteando vorticosamente, grazie alla forza centrifuga ha catapultato il telone a diversi metri di altezza incastrandolo tra le travi del soffitto del capannone (mentre scrivo questo articolo, alcuni addetti al recupero sono appesi al suddetto telone a causa del ribaltamento del ponteggio che li sosteneva, stanno manifestando chiari segni di impazienza, appena finito andremo a raddrizzare il ponteggio, e li salveremo da questa imbarazzante situazione, ma non adesso, tra un po, eh non è che si possono fare due cose contemporaneamente, ecchecazz...), rivelando ad un pubblico palesemente stupito la sfavillante livrea delle due vetture, risaltata soprattutto dal riflesso non eccessivo, ma gentile e educato, che creava la piattaforma del prode Outrunner; la colorazione non rappresentava una novità e chi è stato sgamato a fingere etusiasmo sui colori così belli e sgargianti è stato prontamente allontanato, dapprima con le buone maniere, e successivamente a colpi di legnate di vero parquet, mentre i rimanenti concludevano sbafavando fette di salame, lardo ed altri prodotti tipici di queste terre nebbiose, sotto lo sguardo bavoso di chi era costretto ad andarsene.

Le due macchinine sul parquet
La presentazione è terminata con un abbondante brindisi di barbera millesimato. Il pubblico è stato poi allontanato in modo da cancellare ogni traccia del nostro passaggio prima del ritorno del titolare del capannone. 
Le due macchinine sul parquetLe due macchinine sul parquet

Nel pomeriggio, il team si è trasferito nella ex pista di motocross di Fornovo, adeguatamente asfaltata per creare una corretta aderenza gomme gommose-suolo, dove si sarebbero tenuti i primi test ufficiali in pista.
Le vetture trasportate da due fiammanti asinelli nuovi di stalla (eh, ci abbiamo pochi soldi e gli sonsor non passano una cippa), sono state fatte scaricare a braccia da alcuni curiosi di passaggio.

Dopo aver controllato che tutto fosse a posto, le vetture sono state posizionate sulla griglia di partenza da dove sarebbero partite per effettuare un giro affiancate per scopi pubblicitari, di stampa e di televisione (che non c'era, c'era solo un mio amico con la telecamera di suo papà, ma fa lo stesso).

L'accensione delle vetture però non ha avuto l'effetto desiderato, arrostendo all'istante due galline, che incolpevoli sono andate ad ingrossare il già abbondante bancetto dopo-prova. La causa di tali fiammate odorose è stata individuata nel sebatoio, che non conteneva un carburante ad elevato numero di ottani ma bensì circa 100 litri di aquavite a vettura. La colpa è stata attribuita all'unanimità all'addetto agli aquisti tale Livvio, che leggendo sulla lista della spesa "200 litri di carburante", scritto in piccolo sotto a "quantità industriali di salame" ha erroneamente pensato che il carburante fosse servito a carburare i presenti invece delle macchine.

Spedito a forza da Sam recuperare un po di carburante vero, Livvio, è ritornato dopo circa un po di tempo con una minuscola tanica, bastante per si e no due giri di pista.

Le auto dopo aver sgasato un po per assordare i presenti sono così finalmente partite per ricevere il loro battesimo d'asfalto.
Dopo circa venti secondi i piloti ritornano in retro al punto di partenza, gesticolando abbondantemente verso gli ingegneri, i meccanici ed alcune rappresentanti del gentil sesso accorse per avere qualcosa di nuovo da raccontare dal panettiere o dalla pettinatrice.
Dopo un breve conciliabolo tra i piloti e il TM Sam, si comprende il motivo di questo ritorno alle origini dei due piloti: la pista è stata si asfaltata, ma asfaltata e basta, lasciando salti e woops come nel layout originale, quindi le auto picchiano sotto e rimangono sollevate e si spaccano su tutte, provando ad affrontare uno di questi divertenti ostacoli.

La prova su pista si è quindi trasformata in un susseguirsi di:
partenza, 1°, 2°, curva a destra, stop, Retro, curva a destra, Retro velocissima, stop.
Così per quattro volte, fino a quando è finita la benzina.

Le vetture durante la curva a destra

Dopo aver fatto le ultime foto e le interviste di circostanza ai due piloti evidentemente provati da questa fatica, i presenti si sono ritirati in un locale allestito appostimente per il dopo-prove e qui il team ha dato il meglio di sè, offrendo agli invitati del buonissimo salame nostrano a fette, dello scuisito cacciatore intero, dell'altrettanto prelibato lardo a cubetti e a fette sottili, e alcune foglie di insalata (o qualcosa di simile) raccolta all'ultimo minuto tra le crepe dell'asfalto della pista e lavata alla meno peggio. Il tutto condito con ottimo vino rosso e un po di bianco, alcuni li bevevano anche mischiati insieme, e con l'acquavite recuperata dai serbatoi delle vetture, tutto è proseguito all'insegna dell'allegria e della goliardia, con pacche sulle spalle, simpatiche pedate nel sedere e umorismo a fiumi, fino a quando è arrivato il prete e ci ha fatto uscire dalla Chiesa.