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31.7.19

"Il lanparty visto da" puntata 1, il resoconto di Creosoto



Sono all’aeroporto di Alghero . Davanti a me un signore  scalzo va avanti ed indietro passando per un arco.  Deve avere una calotta in acciaio nel cranio perché malgrado sia ormai nudo l’attrezzo fa bip bip.
Cominciamo bene.
Ho un poliziotto che mi fissa. Ho la faccia da uomo del sud ma non credevo così del sud. Mi chiedo se era il caso di  fare un taglio drastico alla barba.
Passati i controlli arrivo all’aereo e mi siedo nella poltroncina 10/b . Ciaooo!! Mi volto e mi trovo a fianco Roberto P. Vecchio amico con interessi nel settore del confezionamento industriale.
Ciao io sto bene e tu ???
Vado ad una fiera a Milano e tu cosa vai a fare ???.
Già cosa vado a fare.
Si deve essere accorto che non avevo una scusa pronta e lo lascio nel dubbio che ho chissà quale tresca con donne del nord.
Il lan Party è stato organizzato da Samuele. NetKar compie un anno e bisogna festeggiare. Viaggio leggero, il volante rosso è a Bergamo e le cibarie sono state spedite da un bel po’.
Sull’aereo ho finito le scuse.
E’ iniziata con mia moglie .
Dove vai ???
Ad un Lan-Party
Va bene.
L’ho sentita chiamare al telefono la sorella e chiedere cosa cavolo è un Lan-Party, penso si sia fatta un’idea sbagliata perché mi ha dato una bottiglia di Martini.
Mi rassegno e le dico che vado ad una mostra.
I ragazzi con cui lavoro non hanno chiesto dove andavo, solo che cosa gli portavo dal viaggio.
Le cibarie le ho prese da Pinuccio. Sono andato una mattina, il negozio  stracolmo di gente. Da dietro il banco come sempre mi urla.
Ciao Marco vuoi un panino ??
Io dico no, mi serve una spedizione della sua mercanzia perché sto per partire, vado a Bergamo.
A sì ?? e cosa vai a fare ??
Vado ad un Lan-Party.
Tutte le signore in attesa dell’etto di mortadella si voltano e mi fissano, alcune con aria indignata.
A sì ??? è cos’è un LanParty ??
No niente roba di internet.
Le signore indignate ormai mi guardano come un pedofilo.
No è un corso per tecnici dell’Olivetti.
Si ricorda del mio vecchio mestiere e si convince. Alcune signore no .
Arrivo a Milano e sull’aereo saluto Roberto che mi fa l’occhiolino.
Ho un appuntamento  con Gundam , lo riconoscerò da capellino giallo, Pastorius è con lui.
Me li trovo davanti e stranamente sono come amici di vecchia data. Non so se un meccanismo associa parole a facce, ma pare di sì. Conversazione e caffè all’aeroporto. Pastorius ci accompagna alla macchina. Cavolo ha una bella multa di 32 euro sul cruscotto. Sono più mortificato io di lui. Bella persona la prende con filosofia e non mi fa contribuire in alcun modo ma il senso di colpa non mi abbandona.
Un saluto, lasciamo Pastorius con rammarico e si parte per Bergamo.
Dall’Ulisse una voce femminile irrompe tra le nostre chiacchiere. Per un attimo credo che mi chieda cosa vado a fare a Bergamo. Mi rilasso quando capisco che è il navigatore che ci indica la strada
Durante il viaggio Gundam mi spiega i vantaggi di avere un’alta percentuale di Albanesi nella zona ed un navigatore con voce di donna..
Arriviamo a destinazione, l’appuntamento è in una piazza, la troviamo malgrado la voce femminile  ci voglia far fare un giro in Svizzera.  La piazza è deserta. Per un attimo pensiamo d’aver subito una colossale presa per il Culo. Il telefonino ci salva sono tutti all’aeroporto .
E’ in arrivo Stefano . Gundam imposta la rotta mentre io guardo l’attrezzo che parla con diffidenza.
Arriviamo facilmente, solo 10 chilometri in più. Li vediamo, ci riconoscono e si sbracciano, noi cerchiamo di tirar dritto con aria indifferente ma ci bloccano.Ci presentiamo e inizia il tormento. Il tormento d’essere chiamato Creosoto, Il mio prossimo nik sarà  Bond,  James Bond . Presentazioni.  I muratori non hanno la classica canottiera ma vestono normalmente, baci e abbracci, Livio cerca di baciarmi in bocca per farmi provare il Labello appena comprato, resisto. Sam è cordiale e forse il più serio, forse. Aptom mi guarda, io lo guardo, lui mi guarda, ci guardiamo. Sarà sardo ???
Non c’è tempo andiamo agli arrivi internazionali mentre Livio scatta incessantemente con la sua macchinetta.
Le porte automatiche si aprono, arriva kunos. Lo vedo. Ecco quello che non ti aspetti. Io lo conosco!! Ci sovrasta tutti in altezza e già questo ci incute timore. Si inchina e ci saluta come si conviene tra amici che non si vedono da tanto. Mi chiedo dove  l’ho già visto. Capisco, nella mia testa. Devo avere doti alla Lucas Casella.
Ritorniamo in  piazza, stranamente io e Gundam ci perdiamo, ormai odio la voce femminile. La Piazza si è riempita di loschi figuri. Son tutti attorno al MotorHome che in mio onore ha all’interno un’enorme foto della Sardegna. Mi commuovo e voglio tornare a casa. 
Iniziano le presentazioni ufficiali ed io ho già voglia di togliermi le scarpe.  Il mio Team è quasi al completo. Oscar con la bella consorte. Lei mi saluta e capisco immediatamente che Vicenza non le ha tolto la parlata alla salsedine del nord Sardegna. Lui è come lo avevo lasciato in Piazza Castello a Sassari per Natale. Piperprinx l’uomo dall’occhio verde che uccide, lo valuto e me lo immagino in barca mentre bisticcia con scotte e derive. Angor mi saluta, lo trovo simpatico e attento, cavolo è un bel gruppo. Outrunner ha l’aria di chi si è svegliato alle 4 di mattina. Mi conferma l’orario. Ho simpatia per lui, dalle sue manine escono dei ceselli. Lo guardo e decido, sarai mio.
Il povero Gundam nel frattempo viene scambiato per me, l’uomo ha tratti Mediterranei, del sud del Mediterraneo.
Dal MotorHome escono fuori due bottiglie di vino. Mi rianimo. Stappano e i tappi fanno PHHHOOOO!!. Mi ammoscio. Con la gazzosa color vino brindo con Aris, che conoscerò meglio più avanti, Biancanevo con calma affetta salame, ho comprensione per lui, tra creosoto e biancanevo mancano i sette nani. Un altro nick tutto da verificare. Casillo beve e chiacchiera allegramente.  Outrunner è gioviale. Io mi voglio togliere le scarpe.
Si va a pranzo. Stranamente a Bergamo circolano poche biciclette, forse perché le vecchiette con la spesa dovrebbero fare il gran premio della montagna.
Per pranzo pizza. Com’è buona educazione dopo il desinare mi avvicino alla cassa e pago. Vengo accolto da uno sborone qua e sborone là. Mi chiedo se è una forma di brindisi, pare di no. Qui non si usa offrire il pranzo. Rimango interdetto e mi chiedo se ho fatto una gaffe. Una volta a Pattada (ridente località Sarda) ho rischiato il linciaggio perché avevo pagato io un giro al bar, mi guardo intorno e cerco con gli occhi la via di fuga più vicina.
Le acque si calmano e facciamo una passeggiata digestiva per Bergamo. Ci salviamo perché davanti a noi non c’è nessuno con in alto un ombrello chiuso, ci mimetizziamo. Ho sempre amato Bergamo, ci ho passato un mese in vacanza da ragazzo. Non chiamo nessuno  dei vecchi amici. Non voglio dire cosa ci faccio lì e poi sono sposato.
Si và a Curno si corre con i Kart.
Fosse stato organizzato non veniva così. perfetto,  come sono perfette le cose nate per caso. Gli unici che non corrono siamo io e Sam. Problemi di linea. Vedere tutti con le tutine ignifughe aderenti e  mi fa impressione, mi immagino quattro persone che tirano da una parte e dall’altra per liberarmi dal completo da pilota. Aris qui si rivela. Pesta duro e fa incazzare l’uomo del kartodromo. Son tutti bravi e girano con scioltezza a parte un po’ di terra in aria. Alla fine di ogni turno di corse li vedo emaciati e distrutti. Pare che correre con i Kart sia un po’ come avere a che fare con un enorme vibromassaggiatore. Oscar fa onore al team, il migliore dopo Aris, Bravi Piper e Gundam.
No!.
Non doveva accadere.
Si sfiora la tragedia.
E’ nato per gioco e inaspettatamente potrebbe chiudere in maniera imprevista la serata. Ho immaginato ad occhi aperti un’ambulanza che arriva, le telefonate imbarazzate ai parenti, il rammarico di non aver seguito con attenzione il corso di pronto soccorso,
Livio fa il cascamorto con la moglie di Oscar. Tra sorrisi e battutine noto che l’occhio di Oscar cambia tonalità. Il Vicentino ha in questo momento sangue Sardo puro al 100%. Livio prosegue incurante dei gesti che gli faccio da lontano. Panico.
E’ andata bene, meno male è solo un benevolo scherzo. I segnali di pericolo  che solo io con occhio esperto ho colto si attenuano.
All’imbrunire altro giro di gazzosa color vino e si va a cena.
A proposito, Gundam ha perso una ruota del Kart con relativo cappottamento. Ha un piccolo ematoma e zoppica, cosa da niente per noi dell’Old.
Ceniamo in un ottimo locale. Mi propinano cose che hanno sapori per me sconosciuti. Mi adeguo estasiato e finalmente bevo del vino senza bollicine. Si ride e si scherza. Mi alzo per fumare una sigaretta fuori dal locale e vengo accolto da uno Sborone Sborone. Mi ricordo di Pattada e mi tengo la voglia di fumare e di andare in bagno. I piedi nel frattempo fumano per conto loro .
Mi portano in Albergo per la notte. Per strada l’Old Team al completo sequestra Outrunner e lo iscrive di viva forza nella squadra. Non ha alternative. I muratori la prendono malissimo, io cerco con gli occhi la via di fuga più vicina appena noto la loro reazione. Sta diventando un vizio.
Le chiacchiere proseguono fuori dall’albergo. Ci vogliono portare in un locale. Donnine nude legate ad un palo che si agitano per il dolore, mi chiedo chi può essere così crudele da infliggere una tale tortura e mi dissocio. Sono fermissimo, devo andare in camera. Mimetizzo al mia voglia di andare in bagno con sorrisi tirati. I piedi vivono di vita propria. Telefono casa, mi chiedono com’è la mostra. Bellissima ma mi fanno male i piedi. Mi salutano con comprensione.
Raggiungo la stanza. Metto a dura prova le condotte dell’albergo e dormo vestito. Sogno un’enorme Sborone che mi segue.

La mattina mi sveglio alle 7. Pimpante bevo un caffè con una pasta. Chiedo alla cortese signora un tabacchino, ho finito le sigarette. Mi indica due strade e mi incammino a piedi. Una salita, una discesa una curva. 8 chilometri e niente tabacchino. Mi fermo e rientro 10 chilometri e niente albergo. Mi son perso, Telefono casa, chiedo se mi possono offrire una sigaretta e se hanno una pianta della zona. Ritrovo l’albergo a fatica. Escono gli altri, faccio l’indifferente e ci muoviamo verso la scuola professionale. Noto gli occhi di chi ha visto il gran premio alle 4 di notte. L’occhio verde di Piper che normalmente uccide  ha subito un hara kiri . Livio e Bianca sono degli stracci, Io ho le scarpe da tennis e sono un Dio. Aptom mi guarda, io lo guardo, lui mi guarda, ci guardiamo. Sarà Sardo ?? Sam è a posto, pare. Out non ricorda che è stato assunto nel Team. Oscar arriva la signora no, Livio è deluso e lo fulmino con gli occhi.
La scuola è immersa nel verde. L’aula è al terzo piano, si muovono pacchi e pacchetti. L’ascensore va benissimo. Provo una salitina a piedi e mi accorgo che non è cosa quando inciampo sui miei polmoni all’ultimo gradino. L’ascensore sarà il mio miglior amico. Fumare sarà un rito da eseguire fuori dal portone.
Vedo per la prima volta l’aula, bella ed illuminata. I computer sono allineati come mai avrei immaginato. Scatole di volanti si aprono e qui conosco per la prima volta Camillo. Il mio volante.
Stefano conosce il suo. Non so come lo chiama ma sospetto un nome impronunciabile.
Caccia fuori due dischetti. Sono i programmi dove si cela netKar il nostro simulatore, quello che ci ha mosso dalle nostre case. Ne caccia un terzo. Ayumi . Tutti ci dileguiamo come presi  da improvvisi impegni col volante.  Arriva Schummy1 . Alto bello e con occhio allupato. Se avessi una figlia le farei fare un giro largo. Livio e Schummy hanno sempre incrociato il fioretto nel forum, si vedono, si riconoscono, si parlano e si innamorano. Sono presente e mi commuovo . Arrivano altri amici Yashugan e Gt1 . Sono dei crani del settore. A vederli capisco che la doppia personalità non è solo la mia. Mi vanno subito a genio.
Il lan party non parte. C’è un sig. Ping che non si trova. La scusa è ottima. Apriamo le cibarie. Il tavolo lungo il corridoio si riempie di prelibatezze di tutta la penisola. Pinuccio mi fa fare buona figura. e come si suol dire ci consoliamo…alla grande.  Sembra un matrimonio. Iniziamo a sgranocchiare dalle 10.30 e finiamo alle 18.00 e oltre.
Seguiamo con interesse la lezione di Aris su come si guadagnano minuti in pista, tutti pendiamo dalle sue labbra, malgrado le cose che dice pare ci creda davvero.
Tra un bicchiere e l’altro guidiamo la f3000. Del lan non siamo manco interessati, si chiacchiera e si beve. Si mangia e si sorride. Un urlo irrompe nel corridoio,” facciamo una gara con le sedie”. E’ Stefano. E’ tra amici. Guardo i programmatori ed i creatori di vetture, di fisica. Vedo i loro volti. Se fossero donne avrebbero le smagliature ed il sedere sformato e la gobba per le ore passate sulla sedia. Questi sembrano usciti da una palestra. Capisco che le donne mi hanno sempre preso in giro.
La serata passa serena con un bel ricordo e il taglio della torta.
Il doppio bacio viene accettato senza proteste. A casa mia si riserva alle persone più care. Accompagnato da Piper con l’occhio ormai decotto ci incamminiamo verso l’ aeroporto. Conosco quella che da queste parti è una piccola coda. Un ultimo saluto. Ho Camillo con me. E’ ingombrante e passa sapientemente rivestito con una busta di mondezza per i controlli. La busta è offerta da un collega di Sam che ha rovistato nei meandri della scuola per accontentarmi. Penso a Stefano se con lo stesso imballaggio  i responsabili della sicurezza hanno fatto la stessa faccia.
Decollo, arrivo a casa e ritrovo la famiglia.
Domani devo spiegare cosa sono andato a fare a Bergamo.

Creosoto