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Muratori Bergamaschi Racing Team

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30.8.08

Trasferta a statuto speciale

da Ovest ad Est e ritorno


Tutto ha inizio un sabato mattina, in cui il sottoscritto Marcello-biancanevo-elpube e il prode Michele-aptom-garzone, dopo aver inserito nel fido daily della Leida Pavimenti s.r.l. un'altro daily un po più piccolino (tipo una matriosca di cammioncini), calchiamo l'asfalto in direzione est.
Dopo una tappa in un negozio cinese in cui vendono praticamente di tutto (ma non hanno ciò che cerchiamo :) ) e un bar ripieno di loschi figuri, dove abbiamo inserito nei nostri stomaci alcuni cappuccini e brioches, arriviamo verso le ore 14 (complice una coda del demonio in autostrada) nei presi di Mezzacorona.

Sotto il diluvio universale cerchiamo invano un ristorante, che è seganto sul navigatore, ma probabilmente è stato interrato da qualcuno in vena di scherzi e quindi ci sfugge durante i nostri numerosi passaggi.

Affranti e bagnatissimi ci fermiamo nel primo bar che troviamo e ci rifocilliamo con delle lasagne prefabbricate e Birra per Rutti™.

Dal suddetto bar ripartiamo, felici perchè il mondo non è stato sommerso, in direzione cantina sociale Rotari dove abbiamo un'appuntamento per una visita guidata nei meandri della stessa.

Sorprendentemente non imbrocchiamo la strada giusta ed entriamo nella cantina da dietro, forse inconsciamente, per allenarci a castigare altri team di macchinine di cui non facciamo il nome (che per confonderci hanno cambiato la carrozzeria della macchinina, ma non ci fermerete con questi trucchetti)... ma questa è un'altra storia che racconteremo un giorno ai nostri nipotini per ricordar loro che guardarsi sempre alle spalle è importante.

Dicevo, entriamo nella cantina dal retro, dove ci accolgono numerosi cammioncioni al cospetto dei quali in nostro daily sembra aver timore.
Dopo aver rassicurato il nostro pullmino e dopo un moderatamente breve girovagare per le viuzze del complesso Rotari (è veramente grande, credetemi, non faccio per giustificare le nostre azioni :) ) riusciamo finalmente a trovare il parcheggio agognato e il luogo di partenza della nostra visita, dove una signorina bellissima, che si esprime con inquetanti schiocchi di palato, ci spiega come mai il vino Rotari è cosi buono e bello ed ha tante bollicine.
Finche, alla fine della visita, finalmente ce lo fa provare... che dire.... buono ma a noi piace il rosso, quindi facciamo su i musi e ce ne andiamo nel punto vendite.
Qui guarda un po', incontriamo l'equipaggio del team Muttely SBTZ One i quali, attirati dal nettare caro a Dioniso, sono giunti alla cantina per far compere.

Finalmente(?) riprendiamo la strada verso Cles, dove arriviamo in una mezzoretta, troviamo parcheggio e ci rechiamo al nostro Hotel di fiducia, dove ci facciamo bollire per togliere eventuali impurità dai nostri corpicini e ci uniamo al resto della banda per gli aperitivi di rito.

Qui ciacoliamo un po finchè un'illuminato deicide che è tempo di andare alla festa dello sport dove ci attende una cena tipica del Trentino.

Fantasticando un po' sulla cena, che immagianimo un banchetto a base di mele renette, mele della val di non, mele bollite, mele con lo zucchero, mele impanate con contorno di insalata di mele, mele tritate, il tutto innaffiato da un dolcissimo succo di mele, seguiamo tutti gli altri che si dirigono al parcheggio per spostarsi, come un branco di poltroni, con la macchina.

Invece io e il fiducioso Michele ci incamminiamo, seguendo le indicazioni per il campo sportivo; luogo dove, facendo due più due, pensiamo dovrebbe essere la festa dello sport appunto.

Ma dopo un lungo peregrinare cominciamo a capire il motivo della scelta automobilistica dei nostri colleghi, Michele mi rivolge uno sguardo tra l'inquisitore e l'accusatore ma io mi divincolo dalla morsa degli occhi suoi e un po' disorientato chiamo con il Mio Telefonino™ il capoclasse Scheggia che dopo averci abbondantemente preso un po' in giro per il nostro spirito ecologista, ci rassicura del fatto che il centro sportivo esiste e che siamo nella direzione giusta.

Finalmente dopo un bel 40 minuti di marcia giungiamo a sto popò di impianto e ci addentriamo nella sala dei Polipi Invadenti, secondo indicazione di Scheggia.

Li, con nostro disappunto non troviamo il banchetto a base di mele sul quale avevamo costruito castelli in aria durante il tragitto.
Però la cena è molto buona, invece delle mele c'è un primo a base di orzo, molto buono, seguito da uno stinco di maiale (di santo sarebbe stato un po blasfemo) e un dolce il tutto accompagnato da buon vino locale la cui scelta è stata imposta dal Nonno™.

La serata si protrae e noi sembra abbiamo la panca fatta su con la carta delle mosche, tanto ci muoviamo dai nostri posti.
Idratando i nostri palati con leggere spruzzate di vino locale*, discutiamo allegramente della situazione internazionale, proponendo numerose soluzioni ai mali del nostro pianeta, dimentichiamo però di prendere appunti privando così il mondo di un futuro felice e prospero :).

Ritorniamo al nostro albergo facendo, durante il tragitto a ritroso, numerose telefonate a persone conosciute e non; una volta giunti in camera accendiamo la nostra radiolina che sbraita canzoni del Bepi™, tanto per farci odiare un po' anche dai vicini di stanza.

La mattina seguente ci alziamo di buon ora, facciamo il check out, durante il quale tristemente ci accorgiamo che anche a Cles gli albergatori non son proprio tutti onesti e ci presentiamo in piazza con il nostro Daily Racing Truck per l'iscrizione alla gara.

Dopodichè andiamo a perlustrare il percorso, dove incontriamo Max ed altri abitanti del magico mondo delle macchinine che distribuiscono consigli di guida e buoni propositi in generale.

A seguire il pranzo, e con nostra somma desolazione nemmeno qui c'è traccia di mele nel piatto, ma una succulenta pasta condita a scelta con ragù (fatto con glia avanzi degli stinchi di ieri :) ) o pomodoro.
Dopo aver atteso il secondo per una quindicina di minuti ci convinciamo del fatto che pranzo è composto da un'unica portata.
Meno male che l'organizzazione ogni tanto pensa a noi e alle nostre macchinine e ci mantiene agili e leggiadri per la gara.
Infinite Grazie!!! Il Daily ringrazia ancora e ne abbiamo giovato anche noi che ora siamo più slanciati e fotomodelli!

Dopo aver ascoltato il briefing di Max, abbiamo aiutato i gentilissimi possessori di trattori mignon a trasportare le macchinine nel punto scelto per la partenza.

Il percorso è come al solito (con l'eccezzione di Caprino:P) impressive, come dicono su a Londra, con passagi molto tecnici e punti in cui la velocità la fa da padrona e in più è circondato da un sacco di mele (ohhh finalmente!).

Chicanes son state posizionate ad hoc per rompere le balle ai guidatori giusto prima di una curva o di un passaggio difficile.

Va beh! L'orario di partenza è sotto le lanciette del Mio Orologio™ e quindi le prime macchinine si posizionano.

Ci rechiamo in prossimità della prima curva in cui ci convinciamo che è vivamente consigliato frenare per evitare di entrare in soggiorno di una ignara signora.
Non essendo stati da lei invitati è maleducazione e poi, tra l'altro, non abbiamo niente da offrirle così su due piedi.

Qualcun'altro, non seguendo le buone maniere, prova ugualmente a presentarsi dalla signora, ma per fortuna una ringhiera si erge a difesa dell'abitato.

Tra una lacrima e un soriso è ormai giunto il nostro turno e prontamente partiamo, come da regolamento, senza spingere la macchinina.

L'altissima velocità raggiunta è prontamente smorzata dal possente freno posteriore e il nostro fido Daily disegna traiettorie sublimi: il percorso è una tela ed il Garzone un pittore impressionista!

Dopo aver impressionato tutti nel centro di Mechel il Daily affronta un passaggio in velocità, ma qualcosa sembra impedigli di sprigionare tutta la sua potenza.

Mentre scendiamo lungo il percorso siamo invasi dai dubbi: avremmo mica investito un cerbiatto o peggio una mucca? Se poi il padrone si accorge e ce la fa pagare?
Avremmo mica taccato dentro al tavolino della signora del soggiorno?
Chiaramente l'opzione del sabotaggio non ci sfiora nemmeno perchè, essendoci liberati di Livvio, ora non dovremmo più stare sulle balle a nessuno.

La velocità smodata che il nostro pullmino era solito raggiungere sembra un lontano ricordo e completiamo il resto del percorso al rallentatore: per alcune foto siamo anche riusciti a metterci in posa, abbracciarci e fare i muscoli :).

Dopo il traguardo andiamo a vedere cosa ha rallentato la nostra fuga per la vittoria e con nostro sommo stupore non troviamo nè carcasse di animali nè di mobilia impigliate nel paraurti.

Tocca quà tocca là il Garzone si piglia una strinata da antologia, dopo aver sfiorato il mozzo anteriore sinistro e finalmente, dopo aver tirato giù un paio di santi, il novello Graham Hill (questa è una citazione nella citazione, un bacio a chi indovina) mi informa che probabilmnte la nostra velocità era limitata dal fatto che le boccole sono troppo strette e che di conseguenza la ruota non gira, provocando il surriscaldamento del mozzo.

Corriamo ai ripari per evitare una probabile Caporetto e scartavetriamo un po' le varie boccole per farle aderire un po' meno al mozzo che, povero, si sentiva un poco oppresso.

A questo punto la seconda manche è alle porte e veniamo riportati alla partenza dai simpaticissimi minitrattors, sotto gli occhi del numerosissimo pubblico, nel quale un bambino, probabilmente dopo aver riconosciuto il nostro velocissimo pullmino, ci prende sonoramente per i fondelli (se stai leggendo, bambino, guarda che ti ho fotografato e una notte, quando meno te lo aspetti io verrò a tirarti i piedi!).

Nella seconda manche siamo i secondi a partire, si inceredibilmente c'è stato qualcuno più lento di noi: il Cheese Team che si è confuso durante il percorso e si è fatto un giro per la piazza del paese! :) oltre agli sfortunati Ocio che Rie™ che hanno picchiato via una ruota e che prendono parte alla manche, ma fuori gara.

Partiamo dunque per la nostra seconda discesa e subito rischiamo di alimentare il fenomeno delle affissioni non autorizzate, cercando di stamparci su un paio di muri.
Il Daily sta volta sembra reagire bene e la velocità è leggermente superiore.
Affrontiamo la bascula con sommo dolore di Michele, il cui sedere si assottiglia di parecchi centimetri grazie al Sedile Molto Confortevole™.

Qui mi accorgo che il paraurti, dopo l'atterraggio, ha perso la sua solita posizione aerodinamica, ma noi andiamo avanti!! A ghèm pùra de nègot!! come dicono i veri Muratori Bergamaschi©® e proseguiamo la nostra veloce discesa.

Aptom si destreggia tra tornanti, chicanes e numeri otto e giungiamo nel luogo dove è posizionata la vasca d'acqua, piena come non mai, nella quale il nostro cammioncino si inchioda e il paraurti si stacca, ma non del tutto, andando ad incastrarsi sotto le ruote anteriori rallentando così il nostro tragitto verso il traguardo.

Delusi dall'ammutinamento di parte della nostra macchinina andiamo a tifare per i rimanenti equipaggi.
Il Team Ciucati decide di farsi un bagno nella vasca, ma arrivano un po' troppo lunghi e si tuffano sull'asfalto: gara interrotta, ambulanza che porta Mario™ dal meccanico per un controllo e gara che riprende con i Sordi e Balordi che ci emozionano con numeri circensi e di contorsionismo, sempre alla vasca (massimo rispetto comunque! che pelo!).

La gara giunge poi al termine con la vittoria del team Rombo di Legno che si aggiudica anche il campionato (sullo stile di "Chi vince questa vince tutto") e quindi ci dirigiamo presso il famigerato centro sportivo per le premiazioni dove la Ele cerca di adescare il sindaco locale.

Dopo le premiazioni e le foto di rito cerchiamo per un'ultima volta una cena a base del frutto proibito, ma anche questa volta le nostre speranze vengono disattese.
Ci danno le lasagne e una fettina di un fu vitello con su una salsa maroon.

Stanchi, felici e un poco anche tristi riprendiamo la strada, stavolta direzione Ovest e facciamo ritorno ai nostri paesaggi familiari, dove ci sono si le mele, ma nei supermercati.

Anche la trasferta nella valle delle mele è ormai alle spalle, ora ci aspetta Castelmarte, dove, se Dio vorrà, portemo dire la nostra e speriamo che non ci vada giu la voce.

That's all Folks!
alla prossima e... mi raccomando.

Saluti, Marcello.

* piccolo appunto sui vini locali... abbiamo bevuto prima un morellino di scansano che viene dalla Toscana e poi un syrah che viene dalla sicilia :P ndGarzo